Realizzare un paesaggio futurista è semplicissimo, basta ritagliare con i cartoncini colorati degli elementi di un paesaggio tradizionale come alberi, case, fiori, uccelli e poi incastrali tra loro operando dei piccoli tagli come spiego nel video.
Realizzare un paesaggio futurista è semplicissimo, basta ritagliare con i cartoncini colorati degli elementi di un paesaggio tradizionale come alberi, case, fiori, uccelli e poi incastrali tra loro operando dei piccoli tagli come spiego nel video.
https://www.facebook.com/didatticadellarte.it/videos/245085522847806/
Destinatari: insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado, educatori e operatori del sociale
Tempi: 13 ore
Questo percorso consentirà di sperimentare diversi modi con cui avvicinare i bambini e i ragazzi all’arte contemporanea mediante un approccio scientifico, presentando opere di artisti create attraverso esperimenti e finalizzate alla scoperta delle infinite potenzialità della materia.
Sarà un percorso creativo/esperienziale, strutturato per essere riadattato in classe con i propri alunni, che permette la valorizzazione dell’individuo e delle sue capacità, ma al tempo stesso lo sviluppo di un forte senso di socialità e interazione con il gruppo. I partecipanti verranno coinvolti in scenografici esperimenti scientifici rielaborati in chiave artistica. Sperimenteranno con i tre stati della materia, con il colore e verificheranno sul campo quanto labile può essere il confine tra Arte e Scienza.
Proposta 2 – GuardArti dentro
Destinatari: insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, educatori ed operatori del sociale.
Tempi: 13 ore
A un contesto scolastico che vede gli insegnanti affrontare sempre più spesso da soli le crescenti situazioni di disagio degli studenti, il corso risponde focalizzandosi sugli aspetti emotivo-relazionali dei partecipanti, fornendo loro alcuni strumenti per lavorare sulla sfera socio-affettiva dei propri studenti.
Le nuove generazioni necessitano, per ottenere una certa qualità partecipativa, di ricevere input eterogenei: proiezioni, suoni, toni di voce differenti, oggetti, sperimentazioni, paragoni calati nel quotidiano, momenti di ascolto interiore, dialoghi, provocazioni, giochi.
Per i bambini e i ragazzi rimanere attenti, senza annoiarsi, incollati alle sedie, è molto più difficile che per gli adulti. Ricordiamoci sempre che “vedono le cose diversamente da noi”, fosse anche solo per la diversa altezza che ci differenzia. Proveremo allora ad osservare il mondo in ginocchio e addirittura da sdraiati!
L’arte contemporanea, con la ricchezza di linguaggi espressivi, sarà lo strumento per creare nuove vie di dialogo e arrivare a una maggiore conoscenza di sé e dell’altro. Gli insegnanti prenderanno parte a performance individuali e collettive che molto si avvicineranno ad alcune pratiche di meditazione.
Le proposte prevedono anche la realizzazione di elaborati grafici con l’utilizzo di diverse tecniche artistiche che daranno maggiore rilevanza al processo creativo piuttosto che al risultato finale. Il corso è di tipo creativo-esperienziale, non psicoterapeutico.
Proposta 3 – Non ho parole
Destinatari: insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado, educatori e operatori del sociale
Tempi: 13 ore
Il corso consentirà di sperimentare diversi modi di comunicare, tutti alternativi alla parola.
Proveremo a creare un alfabeto personale d’immagini per dialogare; utilizzeremo suoni, rumori e le nostre mani per creare forme naturali, rendendo “visibili” le emozioni per parlare di tutto. Opere d’arte contemporanea – sculture, installazioni, video e performance – saranno “strumenti” di lavoro per affrontare questo tema nel segno dell’arte, andando a costruire nuove competenze di lettura e interpretazione dell’oggetto artistico, spendibili in differenti contesti.
Per chi si trova nel delicato compito di formare la generazione dei “nativi digitali”, portati a volte a privilegiare il contatto con la realtà mediato dal computer al rapporto interpersonale, il corso fornisce un modello reticolare di costruzione di nuovi saperi.
Sarà un percorso creativo/esperienziale coinvolgente strutturato per essere riadattato in classe con i propri alunni. Alcuni degli esperimenti proposti saranno tanto più forti quanto più il gruppo si dimostrerà unito e partecipativo.
Una divertente avventura alla ricerca di ciò che ci lascia…senza parole!
Proposta 4 – Essere o non essere, arte e ricerca d’identità
Destinatari: insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, educatori e operatori del sociale
Tempi: 10 ore
Il corso verte sul tema, sempre attuale, dell’identità, sviluppato durante gli incontri attraverso l’indagine di alcune tematiche affrontate da artisti di diverse epoche ( la nazione, la bandiera, la divisa, il linguaggio).
Obiettivi del corso sono la riflessione sul concetto di appartenenza, identità e collettività.
Proposta 5 – Il brutto come categoria estetica
Destinatari: insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, educatori ed operatori del sociale.
Tempi: 10 ore
Obiettivo del laboratorio è quello di acquisire gli strumenti necessari per la lettura, la comprensione e l’utilizzo per fini didattici di opere d’arte moderna e contemporanea che cadono in un errore di giudizio che le considera “Brutte”.
Il corso si propone di fare superare il primo livello di lettura, legato all’impatto estetico, attraverso incontri nei quali vengono prese in esame opere di artisti che provocano talvolta al fruitore una reazione di distacco a causa della tecnica e dell’aspetto estetico che viene giudicato poco seducente, perché non rispondente ai canoni di bellezza tradizionale.
Originalità, intuizione e ironia sono le parole chiavi che accompagnano gli insegnanti durante tutto il percorso.
Proposta 6 – Percepire e interagire
Destinatari: insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, educatori ed operatori del sociale.
Tempi: 10 ore
Il corso di aggiornamento verte sul tema della percezione visiva, sviluppato durante gli incontri attraverso l’indagine di alcune tematiche affrontate da artisti che hanno aderito negli anni ’50/’60 ai movimenti Optical (OP-ART) e Arte Cinetica, movimenti artistici che pongono al centro della loro ricerca il concetto di mutamento e di movimento, reale o virtuale.
Gli interventi sono progettati per consentire ai docenti di lavorare in modo laboratoriale.
Il tema della percezione visiva viene sviscerato nell’arco di quattro incontri divisi per tematiche.
PERCEPIRE
Il tema viene affrontato in due incontri:
1) Proiezioni di immagini di studi fatti sulla percezione visiva e sugli effetti ottici, ed esperimento grafico bidimensionale che ricrea uno degli effetti ottici affrontati.
2) Proiezioni di immagini di quadri di artisti che hanno usato sistemi di pittura programmati, basati su accostamenti di colori che causano una tensione ottica. (Bridget Riley, Victor Vasarely, Alberto Biasi…); esperimenti con il colore e realizzazione di un pannello che imita un’opera tridimensionale di Luigi Tomasello (1967)
INTERAGIRE
Il tema viene affrontato in due incontri:
1) Realizzazione di un elaborato tridimensionale che affronta i concetti di interazione e movimento creato dal moto dello spettatore. Segue la creazione di un pannello collettivo che si muove con il passaggio dello spettatore.
2) Creazione di una scultura mobile, il mobile, concepito come congegno di forme colorate in sospensione e le strutture metalliche di cui è costituito si muovono libere, spinte dal vento o dalla mano dell’osservatore.
A STILE LIBERO
Laboratorio performativo
Destinatari: insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, educatori ed operatori del sociale.
Tempi: 5 ore
La performance, vista come modalità comunicativa, espressiva e formativa, sarà al centro di questo workshop. I gesti, gli spostamenti e i discorsi che facciamo tutti i giorni, anche automaticamente, diventeranno gli strumenti di lavoro di questo laboratorio. Sperimenteremo con il corpo e la voce per capire fino in fondo qual’è il processo creativo e concettuale che porta un artista ad usare, come linguaggio artistico, la performance.
L’attività oggetto del workshop è indirizzata a classi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, ma può essere proposta anche ad adulti; per tale motivo il workshop è indirizzato a operatori, educatori e docenti che operino in questi contesti, così come a coloro che, nell’ambito educativo – scolastico o museale – siano interessati alla long life learning education e alla formazione degli adulti.
Da ottobre a maggio a cadenza settimanale.
Gli incontri si rivolgono ad un pubblico vario di interessati all’arte: insegnanti, educatori, arteterapeuti, ma anche semplicemente curiosi e appassionati d’arte che desiderano ritagliare uno spazio di espressione personale nella propria vita quotidiana, un luogo dove ritrovarsi per creare e progettare in un clima di serena condivisione. Per partecipare non sono richieste competenze artistiche di alcun tipo.
Come sono strutturati gli incontri
Le attività vengono progettate in itinere perché strettamente connesse con ciò che accade nella nostra società e nel mondo. La loro genesi è determinata da alcuni fattori:
– Tipologia dei partecipanti. Gli incontri forniscono strumenti espressivi da utilizzare in diversi ambiti, ma le attività sono progettate per soddisfare maggiormente il target della maggioranza.
– Notizie dal mondo. Così come l’arte contemporanea, che spesso è il riflesso di ciò che accade attorno a noi, anche la didattica e la sperimentazione attingono dalla realtà, ispirandosi a fatti di cronaca, mostre d’arte, ricorrenze particolari, eventi atmosferici, pubblicazioni di libri, ma anche semplicemente al “Carattere” del gruppo di partecipanti.
Qui di seguito due attività svolte durante il corso.
https://www.facebook.com/didatticadellarte.it/videos/2768548776522450/
https://www.facebook.com/didatticadellarte.it/videos/1998972493546062/
https://www.facebook.com/didatticadellarte.it/videos/1568071419922383/
Un laboratorio espressivo rivolto alle bambine e ragazze di 8- 13 anni durante il quale realizzano un modellino della propria figura come fosse una bambola, valorizzando le loro risorse interiori e non solo gli “accessori” esteriori. Ed ecco che un vistoso cappello prende la forma di un cervello, un bellissimo vestito si arricchisce di un cuore accompagnato da parole etc…
Tempi: due incontri di due ore ciascuno
In occasione della giornata internazionale della Donna.
Un laboratorio dedicato a tutte le bambine e ragazze che hanno desiderio di dire ciò che pensano a gran voce. Partendo dal racconto di alcune vite di donne coraggiose della storia, le partecipanti proveranno a tradurre in immagini i propri pensieri ed emozioni andando a comporre ed animare un libretto in 3D molto personale.
Tempi: due incontri di due ore ciascuno
I bambini creano degli insetti fantastici con i cartoncini colorati prendendo ispirazione dalla varietà e bellezza di alcune specie. Successivamente realizzano una decorazione collettiva a parete prendendo spunto dalle installazioni dell’artista Jennifer Angus che realizza dei veri e propri mandala con insetti morti.
(Opera di Anish Kapoor)
Il corso offre la straordinaria occasione di approfondire alcuni aspetti misteriosi dell’universo e conoscere il lavoro artistico di importanti artisti contemporanei che hanno indagato i concetti di spazio e materia realizzando opere in grado di proiettare lo spettatore in un’altra dimensione. Verranno proposte attività laboratoriali creative e dinamiche utilizzando un linguaggio semplice e chiaro a prova di bambino.
L’arte e la scienza si fondono per creare un universo infinito d’immagini reali e immaginarie che stimolano il potenziale creativo di ogni partecipante e sviluppano la capacità di lavorare in gruppo.
Tempi: si può scegliere un workshop di un giorno di 6 ore, oppure di due giorni 12 ore.
LE FORMATRICI:
DANIELA DI GENNARO è esperta di didattica dell’arte contemporane, titolare dello studio Didattica Dell’Arte e ambasciatrice del progetto Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. E’ educatrice museale della Pinacoteca e della GAMeC di Bergamo. Conduce corsi di formazione in tutta Italia.
SIMONA GALLERANI è astrofisica, formatasi presso l’Università di Bari, Padova e la SISSA di Trieste. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Budapest, l’Osservatorio di Roma, e lIRAM di Grenoble. E’ autrice di più di 60 articoli scientifici con più di 2000 citazioni, ha presentato i risultati della sua ricerca in più di 70 seminari in giro per il mondo.E’ docente dei corsi di Astrobiologia ed Astrofisica sperimentale presso la Scuola Normale Superiore.
Da un’idea di Daniela Di Gennaro ambasciatrice di Aquileia e Iole D’agostino, ambasciatrice di Albano Laziale con la collaborazione di Giovanna Costanzo, ambasciatrice di Lamezia Terme.
E’ dal 2016 che la città di Aquileia celebra il Terzo Paradiso / Rebirth-day e nel luglio del 2017 viene nominata dall’artista Michelangelo Pistoletto ambasciata Terzo Paradiso.
Quest’anno festeggiamo il Giorno della rinascita con il laboratorio espressivo “La stoffa sta dentro” rivolto sia ai bambini che agli adulti coinvolti in un’attività che collegherà fisicamente e idealmente due estremità opposte dell’Italia, Il Friuli con la Calabria, passando per il centro.
Realizzeremo degli indumenti di carta con la tecnica degli origami.
Gli indumenti di carta rappresentano ciò che di noi appare superficialmente, ma nello stesso tempo racchiudono il desiderio di andare oltre l’apparenza per scoprire “ciò che siamo” attraverso “ciò che proviamo”.
Nello specifico, ogni partecipante, seguendo le indicazioni dell’esperta, farà un lavoro di collage all’interno dell’indumento, cercando di rappresentare le proprie emozioni attraverso un collage di stoffe.
Questa fase del lavoro invita ad un’importante riflessione: talento, attitudine e capacità; doti interiori che ognuno di noi possiede quindi “ognuno ha stoffa e questa sta dentro di noi”.
Tutti gli indumenti realizzati verranno stesi all’aria aperta a rappresentare un’apertura verso l’esterno e una condivisione “ideale” con il mondo.
L’attività si replicherà fino a quando ci saranno aderenti al progetto è si concluderà con l’esposizione di tutti gli elaborati a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Il lavoro prevede perciò un’installazione di panni stesi, non solo i propri ma anche gli altrui panni.
Il progetto unisce idealmente le regioni d’Italia e ne accorcia simbolicamente le distanze .
Un’attività da svolgere ad occhi chiusi, pronunciando tutte le lettere dell’alfabeto una ad una, sperimentando con la voce e lasciandosi andare all’immaginazione. Ogni lettera si traduce in un suono che a sua volta si traduce in un’immagine. Il passaggio dal suono all’immagine è immediata quasi naturale e riflette l’esperienza di vita dell’individuo.
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